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YouTube "Extend with AI": quando l'IA riscrive il finale degli Shorts

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 6 ott
  • Tempo di lettura: 4 min

YouTube ha annunciato una nuova funzione per i Shorts che permette di generare, con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, finali alternativi a clip esistenti. La novità, chiamata Extend with AI, si appoggia al flusso già noto dei remix/“Cut” e aggiunge un livello di generazione automatica: l'utente sceglie un segmento breve del video originale e l'IA propone e crea il segmento successivo. Nelle intenzioni di TeamYouTube, la funzione nasce per superare i blocchi creativi; nella pratica, apre una discussione più ampia su originalità, attribuzione e qualità dei contenuti.

youtube ai shorts

Cos'è concretamente "Extend with AI"?

Extend with AI è un'estensione della funzione Remix/Cut di YouTube Shorts. Il processo è guidato: si seleziona fino a cinque secondi di un Short idoneo, quindi la piattaforma propone, automaticamente, una serie di prompt suggeriti basati sul contenuto scelto; da lì l'IA genera un nuovo segmento di solito intorno agli 8 secondi o meno che l'utente può ritoccare, aggiungere musica dalla libreria di YouTube e pubblicare come nuovo Short. Come comunica TeamYouTube:

“This new feature gives you creative suggestions to help you add a new segment to an eligible Short.”

La creazione risultante sarà attribuita all'utente che l'ha pubblicata, ma rimanderà al video originale. L'aspetto rilevante per i creator è che non si tratta di uno strumento che esegue una tradizionale rimessa in scena: non si digita un prompt libero. I suggerimenti sono generati dalla piattaforma e l'input umano rimane limitato alla scelta del segmento e alla selezione tra opzioni precompilate.

Come funziona, passo dopo passo

Per usare Extend with AI si procede dal player di un Short: si tocca "Remix" e poi "Extend with AI", si sceglie un segmento fino a 5 secondi, si seleziona uno dei prompt suggeriti (generati automaticamente a partire dal video scelto) e si lascia che l'IA componga il nuovo spezzone. In anteprima è possibile aggiungere brani dalla lista curata da YouTube, tornare in camera per registrare clip aggiuntive o riordinare le clip nell'editor prima di pubblicare. La funzione viene contrassegnata con un'etichetta AI nella descrizione, come già avviene per altri strumenti di Shorts basati sull'intelligenza artificiale.

YouTube ha anche precisato che la funzione sarà gradualmente distribuita nei paesi fuori dall'UE e dal Regno Unito, inizialmente solo in inglese, con un rollout che avverrà "over the coming months". I creator possono comunque escludere i propri video dalle funzionalità di remix seguendo le istruzioni ufficiali di YouTube.

Implicazioni sull'algoritmo e sulla scoperta dei contenuti

Dal punto di vista algoritmico, Extend with AI introduce alcuni segnali che vale la pena considerare. Innanzitutto i nuovi Short generati saranno collegati al contenuto originale: questa attribuzione può tradursi in traffico incrementale verso il video di partenza, ma può anche far emergere i remix come contenuti autonomi nelle raccomandazioni. Dato che i video prodotti con Extend with AI avranno di norma una durata molto breve (intorno agli 8 secondi), il peso del tempo di visualizzazione (watch time) per singolo clip sarà limitato; tuttavia, l'algoritmo di YouTube valuta anche la frequenza di riproduzione, le interazioni e il tasso di completamento: clip brevi e riproducibili possono risultare favorevoli in alcuni contesti.

Altro elemento da considerare è l'etichettatura AI: l'aggiunta di un tag che segnala la generazione automatica può influire sulle performance. Alcuni segmenti di pubblico potrebbero premiare contenuti percepiti come autentici, altri potrebbero trovare più interessante la sperimentazione. È plausibile che YouTube tratti queste clip come una sottoclasse di remix, applicando logiche di distribuzione che tengono conto della relazione con l'originale, ma su questo punto va mantenuta cautela: l'azienda non ha pubblicato dettagli tecnici su come l'algoritmo peserà la presenza di contenuti generati dall'IA.

Opportunità pratiche per i creator

Per chi crea contenuti, Extend with AI può essere uno strumento per testare vari finali a velocità molto alta, generare varianti per trend, o amplificare momenti che hanno già mostrato alto tasso di engagement. Per esempio, un creator può trasformare una reazione aperta o un cliffhanger in decine di finali diversi per capire quale ottiene più condivisioni, commenti e salti di view. L'esistenza di una connessione diretta all'originale apre anche la possibilità di conversione: nuovi spettatori potrebbero scoprire l'account originario grazie al rimando incorporato.

Rischi e criticità: creatività, saturazione e tutela degli autori

Il lato critico è evidente: se la creazione si limita a scegliere tra prompt preconfezionati, la soglia di partecipazione creativa si abbassa drasticamente. Il rischio è una maggiore omogeneità dei contenuti, con feed pieni di varianti della stessa clip, che genera sovraffollamento abbassando la qualità percepita. C'è poi la questione morale ed economica per i creator originali: pur essendo linkati, gli autori potrebbero vedere il valore percepito della loro idea diluito su decine di derivati generati dall'IA che girano senza un contributo creativo umano significativo.

Sul piano legale e di policy, la funzione solleva interrogativi su diritto d'autore, attribuzione e responsabilità sui contenuti prodotti dall'IA: YouTube garantisce il collegamento al video originale e permette di escludersi dal remix, ma non risolve automaticamente tutte le controversie pratiche legate all'uso non autorizzato o alla diffusione di materiali derivati di bassa qualità.

Come difendere la propria voce e sfruttare la funzione

Non si tratta di demonizzare lo strumento, ma di usarlo con criterio. Per proteggere la propria linea editoriale conviene valutare l'opzione di opt-out solo se si ritiene che i remix possano danneggiare il posizionamento del brand personale. In alternativa, si può sfruttare la funzione a proprio vantaggio: pubblicare versioni ufficiali di finali alternativi realizzati dallo stesso creator (comparandoli con le versioni AI), promuovere la versione originale come l'unica “fuori dall'IA”, e utilizzare caption e call-to-action per educare l'audience su cosa è generato dall'IA e cosa invece è frutto del lavoro umano.

Prudenza, sperimentazione e identità creativa

Extend with AI è una novità che mette in luce il doppio volto dell'innovazione: offre strumenti rapidi per generare varianti e superare il blocco creativo, ma rischia anche di accelerare l'omologazione dei contenuti. Per i creator la strategia migliore è combinare sperimentazione e controllo: testare la funzione quando utile, ma mantenere sempre un tratto distintivo nel proprio storytelling per non essere schiacciati dal rumore generato dall'IA.

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