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YouTube spinge su messaggi, shopping e commenti AI

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Negli ultimi mesi YouTube sta intensificando gli aggiornamenti dedicati a creator e professionisti del digitale. Le novità non puntano solo a ottimizzare la pubblicazione dei video, ma a trasformare l’app in uno spazio più completo, in cui si guarda, si conversa, si scopre e si compra senza passare da altre piattaforme.

Le ultime funzioni annunciate, messaggistica interna, nuova product shelf per lo shopping su mobile e suggerimenti AI per rispondere ai commenti, fanno parte di un percorso molto chiaro: ridurre la frizione tra contenuti, community e monetizzazione. E allo stesso tempo impedire comportamenti scorretti attraverso un rafforzamento dei sistemi di moderazione automatica.

YouTube riapre la porta alle conversazioni private

Uno degli aggiornamenti più significativi è il test della messaggistica integrata nella app mobile. Al momento è disponibile solo per utenti adulti in Irlanda e Polonia, ma segna un passaggio importante: YouTube sta riportando all’interno dell’app una funzione di chat che, anni fa, era stata abbandonata.

La logica è semplice: gli utenti potranno invitarsi a vicenda, condividere video (Shorts, dirette o long-form) e discuterli in thread privati. È un sistema che ricorda i DM di altre piattaforme, ma con un focus esclusivo sui contenuti YouTube. Questo potrebbe diventare un nuovo canale di distribuzione per creator e brand, soprattutto se in futuro verranno attivati strumenti dedicati alla condivisione diretta da parte dei creator.

La messaggistica interna, però, sarà protetta dalle stesse policy che regolano tutti i contenuti pubblicati su YouTube. I messaggi potranno essere analizzati e revisionati se contengono elementi pericolosi o contrari alle linee guida. Un aspetto che aumenta la sicurezza, ma impone ai creator un utilizzo consapevole dello strumento.

I product timestamp diventano una shelf

YouTube sta anche migliorando l’esperienza legata allo shopping nei video. Negli ultimi mesi la piattaforma aveva già rinnovato gli strumenti per gestire i product timestamp: un’interfaccia più intuitiva, un editor drag-and-drop, la possibilità di spostare i marcatori lungo la timeline e limiti più chiari come la durata massima di 60 secondi.

Ora interviene sulla parte visiva, soprattutto in modalità verticale. Finora, quando un video presentava prodotti, gli utenti vedevano banner che si sovrapponevano alla scena. Una soluzione funzionale, ma spesso troppo invasiva, soprattutto su schermi piccoli.

Il nuovo approccio introduce una product shelf che si apre sotto il video: resta visibile tra un timestamp e l’altro e mostra sempre l’ultimo prodotto menzionato. Questo riduce la distrazione e permette una navigazione più fluida, ideale per creator che integrano brand, vendita di merchandising o affiliazioni.

È una scelta che segue il principio del “mobile-first”: meno interruzioni, più continuità, maggiore possibilità che l’utente resti nel video senza sentirsi disturbato da elementi grafici invadenti.

Youtube shopping

Risposte AI ai commenti: velocità sì, ma a rischio autenticità

L’AI continua a prendere spazio su YouTube. La piattaforma sta espandendo i suggerimenti di risposta ai commenti, ora disponibili su Studio mobile, Studio web e app principale, con supporto per oltre 100 lingue. I suggerimenti si adattano allo stile e al tono del creator, e possono comparire in diverse lingue se il creator ha l’abitudine di interagire in più idiomi.

L’obiettivo è alleggerire il carico di lavoro dei creator, soprattutto per chi riceve centinaia di commenti al giorno. Le risposte restano modificabili e completamente opzionali, ma è inevitabile chiedersi se una dinamica così automatizzata possa rendere la conversazione più “vuota”.

La criticità evidenziata anche da osservatori esterni è proprio questa: l’AI permette di rispondere più in fretta, ma rischia di indebolire il rapporto umano che caratterizza la community YouTube. Come per ogni automazione, il valore dipende da come viene utilizzata: può essere un aiuto concreto per mantenere attiva la conversazione, oppure un modo per riempire la sezione commenti di risposte impersonali.

youtube ai commenti

YouTube intensifica anche la lotta ai contenuti ingannevoli

Parallelamente agli aggiornamenti per creator, YouTube sta rivedendo i sistemi di moderazione automatica contro spam, inganni e contenuti “a bassa qualità” progettati per manipolare le metriche della piattaforma. Negli ultimi mesi molti canali hanno segnalato rimozioni o sospensioni, ma YouTube ha dichiarato di aver riscontrato pochissimi errori nelle revisioni.

Tra i comportamenti più colpiti ci sono:

  • caricamenti massivi di video generati automaticamente senza valore reale

  • contenuti riciclati da altri creator con modifiche minime

  • video costruiti per portare l’utente fuori da YouTube con pratiche ingannevoli

  • clip apparentemente innocue che introducono contenuti violenti o scioccanti alla fine

L’obiettivo è chiaro: ridurre il rumore, proteggere l’esperienza dell’utente e assicurare che l’ecosistema creator rimanga competitivo e centrato su contenuti originali.

Cosa significa tutto questo per chi crea contenuti su YouTube

Sommando tutte le novità, emerge un unico messaggio: YouTube vuole diventare un ambiente più completo, dove ogni creator può costruire il proprio ecosistema senza fare affidamento su strumenti esterni.

Per i creator emergenti e professionisti questo comporta nuove opportunità, ma anche nuove responsabilità strategiche:

  • la messaggistica interna potrebbe diventare un nuovo canale di distribuzione organica;

  • la product shelf apre possibilità più naturali di integrazione commerciale;

  • l’AI nei commenti permette di aumentare la frequenza delle risposte, senza sacrificare tempo prezioso;

  • la moderazione più severa obbliga a mantenere standard qualitativi più elevati, soprattutto per evitare problemi di policy.

Non ci sono segnali espliciti di cambiamenti nell’algoritmo, ma strumenti che aumentano engagement, conversazioni e permanenza in-app influenzano inevitabilmente i segnali che YouTube utilizza per le raccomandazioni.

YouTube sta disegnando una piattaforma che unisce pubblicazione, conversazione, shopping e community. Chi saprà integrare questi strumenti, senza snaturare il proprio stile, potrà costruire un vantaggio reale nel panorama della creator economy, sempre più competitivo.

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