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Instagram rivede le notifiche: il nuovo ranking che riduce gli avvisi ripetitivi

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 9 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Instagram ha aggiornato il ranking delle notifiche con l’obiettivo dichiarato di limitare la ripetitività degli avvisi: meno notifiche dallo stesso autore o dallo stesso tipo di contenuto, più varietà nelle segnalazioni. Secondo il post sul Meta Engineering Blog, l’intervento ha già mostrato una riduzione significativa del volume giornaliero di notifiche, accompagnata da un aumento del CTR. In pratica la piattaforma preferisce inviare meno messaggi ma con più probabilità di essere cliccati.

Come funziona il nuovo framework

Instagram utilizza un sistema a due passaggi: prima stima quanto ogni notifica può essere rilevante (es. la probabilità che tu ci clicchi sopra o il tempo che potresti passarci), poi applica un livello extra chiamato diversity layer. Questo secondo passaggio controlla se la notifica è troppo simile ad altre già inviate di recente.

In pratica, se più notifiche arrivano dallo stesso autore, dallo stesso tipo di contenuto (ad esempio solo Reels) o con messaggi molto simili, il sistema riduce le possibilità che vengano recapitate tutte. L’obiettivo è evitare ripetizioni e proporre una selezione più varia e utile per l’utente.

Meta ha spiegato che questo approccio prende ispirazione da tecniche di calcolo della somiglianza già usate nella ricerca, ma adattate al contesto delle notifiche social.

notifiche instagram

Perché Meta usa penalità moltiplicative (e cosa significa)

L’uso di un fattore moltiplicativo permette di combinare penalità su più dimensioni senza eliminare completamente la rilevanza assoluta del candidato: una notifica con R(c) molto alta può ancora sopravvivere alla demozione se il suo valore predittivo è sostanziale. Il sistema mantiene inoltre una barriera di qualità (Quality Bar) che filtra i candidati con punteggio finale troppo basso prima della scelta del “Top 1” da inviare.

Impatto pratico sui creator e sul reach organico

Il cambiamento ha due facce. Sul versante positivo, Instagram riduce la fatica da notifica dell’utente e aumenta la probabilità che chi riceve un avviso effettivamente lo apra: più CTR significa notifiche più rilevanti e una user experience meno intrusiva. Sul versante negativo, però, chi già soffre di visibilità ridotta potrebbe vedere ulteriori cali: il downranking favorisce la varietà e può ridurre la frequenza con cui i contenuti di uno stesso creator vengono notificati anche ai follower più coinvolti.

Il punto cruciale è che la penalizzazione non è assoluta: se un creator ottiene ripetuti click dai suoi follower, i segnali di engagement possono controbilanciare la demozione. Ma nella pratica algoritmica reale — dove i follower non vedono tutte le attività — la probabilità di click costante su ogni singola notifica tende a diminuire, rendendo più probabile la riduzione dell’esposizione.

Quando questo può penalizzare ingiustamente

Un approccio troppo rigido al riconoscimento delle somiglianze può finire per penalizzare contenuti affini ma comunque interessanti per l’utente. Inoltre, l’uso quasi esclusivo del CTR come misura di successo rischia di premiare formati che generano click veloci a scapito di contenuti più approfonditi e di valore a lungo termine.

Infine, rimane aperto il tema della trasparenza: se i criteri con cui Instagram regola questi parametri non vengono spiegati chiaramente, creator e brand possono trovarsi di fronte a cali improvvisi di performance senza comprenderne le ragioni.

Evoluzioni future: demozione dinamica e LLM nella pipeline

Meta indica due direzioni di sviluppo: rendere la demozione adattiva (più forte se l’utente riceve molte notifiche simili in breve tempo) e integrare large language models per analizzare somiglianze più sottili e persino riformulare messaggi in modo meno ripetitivo. L’uso di LLM potrebbe passare dalla mera similarità superficiale a una comprensione semantica più profonda, utile per variare tono, fraseggio e contenuto informativo pur mantenendo la rilevanza.

Cosa significa tutto questo per chi crea contenuti?

I creator devono considerare che la strategia di notifiche non è più solo una questione di quanto siano coinvolgenti i singoli post, ma anche di varietà che offrono ai loro follower. Alcune mosse concrete, coerenti con quanto riportato dall’ingegneria di Instagram, sono: produrre contenuti distribuiti su più surface (Feed, Reels, Stories), sperimentare titoli e hook diversi per ridurre la similarità rilevata automaticamente e incentivare azioni che aumentino il CTR (call to action chiare nelle descrizioni, contenuti ad alta frequenza di risposta).

Il framework “diversity-aware” descritto da Meta è un tentativo evidente di correggere l’eccesso di ripetizione nelle notifiche, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza utente e la qualità dell’engagement. Per i creator significa adeguare la propria strategia verso maggiore varietà di formati e messaggi, e concentrarsi su metriche di qualità oltre al semplice volume di notifiche ricevute. Come sempre, l’impatto concreto dipenderà da come Instagram calibra soglie e pesi: un cambio di policy tecnico che può favorire gli utenti — ma impone ai creator di ripensare distribuzione e diversificazione dei contenuti.

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