top of page

Instagram testa "Your Algorithm": come personalizzare l'algoritmo?

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 10 ott
  • Tempo di lettura: 4 min

Instagram ha iniziato a testare una nuova opzione di controllo dell’algoritmo nei Reels denominata "Your Algorithm". L’innovazione consiste nella visualizzazione, all’interno delle impostazioni Reels, di una panoramica semplificata dei gruppi di argomento che il sistema ritiene più affini ai tuoi interessi. Dalla nuova sezione, accessibile tramite un'opzione nel menu del feed Reels, l’utente può rimuovere o aggiungere gruppi tematici, e può persino entrare in ciascun argomento per vedere esempi di Reels collegati e diverse opzioni di gestione.

L’intervento è pensato per rendere più trasparente il processo decisionale delle raccomandazioni e per offrire un percorso rapido per modificare le preferenze, senza dover scavare tra decine di impostazioni tecniche. L’esempio originale del test è stato condiviso da Roberto P. Nickson, che ha mostrato come la sezione si presenti con etichette chiare e anteprime dei contenuti associati a ogni tema.

Perché è importante (anche se rischia di restare poco usata)

A prima vista si tratta di una misura di trasparenza: gli utenti vedono quali segnali l’algoritmo ha estratto e possono intervenire. Per Meta è un vantaggio comunicativo, offre la possibilità di mostrare che «c’è un controllo», e nella pratica, rappresenta una delle implementazioni più chiare di un controllo manuale sulle raccomandazioni viste in qualsiasi piattaforma.

Tuttavia la storia recente e gli studi sul comportamento degli utenti mostrano che la disponibilità di opzioni non corrisponde quasi mai a un uso massiccio delle stesse. Anche dopo scandali e grandi campagne mediatiche, gli utenti raramente cambiano impostazioni di privacy o feed su larga scala: è il principio dell’"opzione che rassicura" più che dell’azione che cambia l’esperienza. Meta stessa, citando esperienze passate come le impostazioni introdotte dopo il caso Cambridge Analytica, ha rilevato che le modifiche alle impostazioni non hanno portato a cambiamenti drastici nel comportamento degli utenti.

Impatto sulla scoperta dei contenuti

Dal punto di vista tecnico, l’introduzione di preferenze manuali aggiunge un segnale esplicito al sistema di raccomandazione: se un utente rimuove un argomento, il sistema ha un’indicazione chiara di ridurre la priorità di contenuti correlati; se ne aggiunge uno, il sistema può amplificare contenuti affini. Tuttavia, l’influenza reale di questo segnale dipenderà da come Meta lo pondererà rispetto ai segnali impliciti (watch time, interazioni, salvataggi, completamenti). Se Meta attribuisce maggior peso alle interazioni umane implicite, la modifica manuale fungerà più da correzione locale che da driver principale della scoperta.

Per i creator questo significa due cose:

  • Personalizzazione dell’audience: alcuni follower potrebbero restringere i temi visti, riducendo la probabilità di raggiungere certi segmenti; d’altro canto, chi rimane interessato vedrà contenuti più allineati e quindi potenzialmente più coinvolgenti.

  • Variabilità di reach: la possibilità che un utente rimuova un argomento può rendere la reach più volatile per contenuti nicchiati. Un contenuto perfetto dal punto di vista creativo potrebbe comunque non raggiungere chi ha disattivato il relativo tema.

In sintesi, il nuovo controllo può essere un segnale utile per raffinare la distribuzione, ma difficilmente annullerà il ruolo centrale delle metriche di engagement e del comportamento collettivo che alimenta le raccomandazioni.

Audience e contenuti in linea con i tuoi obiettivi?

La funzionalità porta benefici concreti se usata intenzionalmente: per gli utenti aumenta la percezione di controllo e la possibilità di ridurre l’esposizione a contenuti non desiderati; per i creator può tradursi in audience più qualificata, follower che interagiscono perché effettivamente interessati a un tema. Inoltre, offrire esempi di Reels all’interno della stessa interfaccia aiuta l’utente a capire immediatamente l’effetto della scelta: non è solo una etichetta, ma un preview del tipo di contenuti che si riceveranno.

Questo può favorire una fruizione più sana e diretta dei contenuti, riducendo clickbait e scorrimenti passivi. Per i brand e i creator che puntano sulla fidelizzazione, un pubblico targettizzato e selezionato è spesso più di valore di una reach ampia ma distratta.

Ma la personalizzazione verrà fatta da tutti?

Il principale limite è comportamentale: gli utenti non usano in massa le opzioni quando queste sono presentate. La funzione potrebbe quindi rimanere uno strumento sottoutilizzato, utile più per l’argomentazione pubblica di Meta che per la modifica reale dei flussi di consumo. Inoltre, se la piattaforma non rende tali impostazioni facilmente accessibili o comprensibili, anche gli utenti interessati potrebbero non adottarle.

Dal lato creator, esiste il rischio che la nuova possibilità favorisca ulteriormente chi già padroneggia le logiche della piattaforma e penalizzi chi produce contenuti ibridi o sperimentali: una segmentazione troppo netta dei feed potrebbe limitare la scoperta casuale, storicamente fonte di crescita di molti creator.

Infine, non va sottovalutato l’effetto che questa scelta comunicativa può avere in termini di responsabilità: offrire l’opzione non è equivalente a risolvere i problemi strutturali delle raccomandazioni (polarizzazione, amplificazione di contenuti divisivi, ecc.). È un passo verso la trasparenza, ma non una garanzia di cambiamento.

Cosa devono fare i creator oggi

Per i creator la strategia consigliata è duplice: da una parte lavorare sulla qualità intrinseca dei Reels (hook iniziale, retention, chiusura con CTA) per rimanere rilevanti sia nei segnali impliciti che in quelli espliciti; dall’altra, provare a integrare nella propria comunicazione piccoli inviti all’azione che aumentino la probabilità che i follower mantengano attivi i temi rilevanti (es.: chiedere salvataggi, commenti mirati, segnali di interesse). Non è etico o efficiente chiedere direttamente agli utenti di cambiare le proprie impostazioni algoritmiche, ma si può lavorare sul valore percepito così che l’utente interagisca spontaneamente.

Inoltre, i creator dovrebbero monitorare comportamenti di performance su segmenti diversi di audience e scegliere formati test A/B per verificare se determinati temi funzionano meglio quando il pubblico ha preferenze specifiche impostate.

"Your Algorithm" è un passo importante verso una maggiore trasparenza delle raccomandazioni Reels: dà agli utenti strumenti per vedere e intervenire sui segnali che determinano ciò che gli viene mostrato. Tuttavia l’efficacia reale dipenderà dall’adozione: storicamente, gran parte delle opzioni di controllo restano poco utilizzate. Per i creator rimane valido il vecchio assioma della piattaforma: attenzione alla qualità, alla retention e all’engagement; sono questi i segnali che continueranno a governare la scoperta, anche quando l’utente ha qualche leva in più sulle preferenze.

Seguici su Instagram, Threads e Tiktok per rimanere aggiornato sul mondo dei social.


Commenti


bottom of page