Approvato il Codice di Condotta Agcom per influencer
- Matteo Sallustio
- 24 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Il 23 luglio 2025, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha sancito con decisione storica le nuove Linee guida e il Codice di Condotta dedicati agli influencer che contano almeno mezzo milione di follower o un milione di visualizzazioni mensili. Dietro questa scelta c’è un percorso durato oltre un anno, fatto di tavoli tecnici, consultazioni pubbliche e discussioni aperte, volto a mettere ordine in un settore in rapida espansione.

L’iter è partito all’inizio del 2024, quando Agcom ha convocato associazioni di categoria, agenzie di marketing e rappresentanti dei consumatori per definire insieme le regole del gioco. In autunno è arrivato il testo da sottoporre a consultazione; entro l’inverno, oltre cento feedback hanno contribuito a raffinare il documento. Questo processo ha confermato l’urgenza di offrire certezze a creatori di contenuti e utenti, definendo standard semplici ma vincolanti.
Le novità riguardano solo gli influencer “rilevanti”: chi supera quota 500.000 follower o totalizza un milione di visualizzazioni medie ogni mese su almeno una piattaforma. A questi creator viene richiesto di registrarsi entro sei mesi all’elenco ufficiale predisposto da Agcom, entrando così in un sistema di controlli e verifiche periodiche.
Cosa cambia concretamente per i creator
Le Linee guida richiamano i principi fondamentali dei media audiovisivi: correttezza dell’informazione, rispetto della dignità umana e tutela dei minori. Ogni contenuto deve evitare discriminazioni e discorsi d’odio, mentre i materiali impiegati (foto, audio, video) devono avere diritti d’uso certificati. Parallelamente, il Codice di Condotta impone trasparenza nelle sponsorizzazioni: ogni post commerciale deve essere contrassegnato chiaramente, con l’indicazione del committente e l’esplicita natura pubblicitaria.
Sul fronte delle sanzioni, Agcom prevede pene fino a 250.000 euro, che possono salire a 600.000 euro in caso di danno ai minori. Questo meccanismo mira a disincentivare pratiche scorrette e garantire un ambiente digitale più sicuro.
Qualcuno non è convinto?
Non tutti sono convinti che queste misure colgano nel segno. La commissaria Elisa Giomi ha espresso preoccupazione per i livelli soglia, giudicati troppo elevati e potenzialmente escludenti per i talenti emergenti. Alcuni professionisti del settore temono inoltre che il confine tra consiglio spontaneo e endorsement possa restare indefinito, complicando l’applicazione pratica delle norme.
Dall’altro lato, chi accetta la sfida della trasparenza potrà rafforzare la propria reputazione, diventando interlocutore privilegiato per brand e agenzie. La certificazione Agcom, infatti, potrà trasformarsi in un vantaggio competitivo, segnalando al pubblico e ai partner la serietà del creator.
Le questioni ancora aperte
Restano ancora da chiarire alcuni aspetti operativi: in che modo verranno monitorate dirette live e commenti? Quali strumenti utilizzerà l’Autorità per distinguere tra rassegna critica e promozione mascherata? E soprattutto, come reagiranno le piattaforme ospitanti, chiamate a collaborare con Agcom per l’applicazione delle regole?
Il nuovo Codice Agcom introduce una svolta significativa nel panorama dell’influencer marketing italiano, con l’obiettivo di bilanciare creatività e responsabilità. Sarà fondamentale osservare l’impatto di queste regole sui modelli di business dei creator e sulla relazione con il pubblico.
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