Facebook chiude il Gaming Creator Program
- Matteo Sallustio

- 14 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Meta ha ufficializzato che il Facebook Gaming Creator Program verrà chiuso definitivamente nel 2026. L'annuncio segna la fine di un’era per la piattaforma che, lanciata nel 2018, aveva provato a sfidare giganti come Twitch e YouTube nel mondo delle dirette gaming.
Dal 31 ottobre 2025 verrà interrotto il supporto diretto ai partner, mentre i creator potranno continuare a monetizzare fino alla chiusura definitiva del programma. Meta invita gli streamer a passare agli strumenti di monetizzazione generale già attivi su Facebook, come Facebook Subscriptions e Content Monetization.
Perché Meta ha deciso di chiudere il programma
Il segnale era nell’aria da tempo: la sezione Gaming di Facebook ha registrato un progressivo calo d’interesse. Dopo un picco nel 2021, quando Facebook Gaming aveva temporaneamente superato YouTube Gaming per ore viste, la crescita si è arrestata.
Oggi, secondo i dati Streamlabs (Q4 2024), Twitch domina il mercato con il 58,3% delle ore guardate, seguito da YouTube Gaming (24,9%) e Kick (6,7%). Facebook non è nemmeno più menzionato nei principali report: un chiaro segnale del suo ridimensionamento nel settore.
Meta ha deciso di concentrare le risorse su ciò che genera più engagement e ricavi, ovvero i Reels e i contenuti brevi, allineandosi alla strategia di piattaforme come Instagram e TikTok. Il gaming, in questo contesto, non rappresenta più una priorità.

Cosa cambia per i creator
Per gli streamer su Facebook, la chiusura non comporta un blocco immediato della monetizzazione, ma significa perdere i vantaggi esclusivi del programma: supporto dedicato, accesso anticipato a nuove funzioni, community privata e inviti agli eventi ufficiali.
Chi ha costruito una fanbase solida potrà continuare a ricevere donazioni e abbonamenti, ma senza il supporto personalizzato di Meta. In pratica, Facebook lascia i creator di gaming nel sistema generico, trattandoli come qualsiasi altro creator di contenuti.
Questo cambiamento rende ancora più evidente un tema cruciale per chi lavora nel settore: la dipendenza dalle piattaforme. Puntare tutto su un unico ecosistema può essere rischioso quando cambiano le priorità aziendali.
Una lezione per i creator: diversificare è vitale
La fine del Facebook Gaming Creator Program è un promemoria per tutti i content creator. Le piattaforme cambiano direzione rapidamente e i programmi di partnership non sono mai garantiti a lungo termine.
Per chi fa streaming, diversificare le fonti di reddito e la presenza su più piattaforme (Twitch, YouTube, Kick) non è solo una strategia: è una necessità.
Addio Facebook Gaming
Facebook non abbandona completamente il mondo del gaming, ma ne ridimensiona il ruolo. L’attenzione si sposta su formati più brevi e contenuti virali, mentre Twitch e YouTube continuano a dettare legge nel live streaming.
Per i creator, questo è il momento di pianificare con lucidità e di non affidarsi a un solo canale. Il mercato cambia, ma chi si adatta resta.



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