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Lucca Comics & Games 2025, tra eventi e creator

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 11 nov
  • Tempo di lettura: 4 min

Lucca Comics & Games 2025 ha confermato ancora una volta la sua natura di crocevia culturale unico. Non solo un festival, ma un luogo dove fumetto, animazione, cinema, videogiochi, letteratura e community si intrecciano in un’unica esperienza collettiva. Quest’anno l’evento ha accolto oltre 280.000 visitatori, più di 900 ospiti, 730 espositori, 1.500 eventi e 12 mostre diffuse in città. Numeri che raccontano la scala, ma non da soli la sostanza: il valore reale di Lucca sta nell’incontro tra persone, storie e immaginari.

Un tema identitario: “French Kiss”

Il filo conduttore dell’edizione 2025 è stato “French Kiss”, un omaggio alla cultura francese nella sua dimensione pop, visiva e narrativa. Non un riferimento contatto culturale diretto, uno scambio, un gesto tra mondi creativi che storicamente si osservano e influenzano a vicenda.

Il manifesto, firmato da Rébecca Dautremer, ha dato volto all’atmosfera dell’evento: un immaginario poetico, luminoso, capace di unire la delicatezza del tratto a un senso di meraviglia.

Tetsuo Hara: un momento storico

Tra i momenti più significativi, la presenza di Tetsuo Hara, autore di Kenshiro, è stata il centro di una narrazione simbolica. Al maestro è stato assegnato lo Yellow Kid alla carriera, e soprattutto è stato annunciato il suo autoritratto destinato alle Gallerie degli Uffizi.

Per la prima volta, un mangaka entra nel pantheon simbolico della pittura italiana. Non è solo un premio: è un riconoscimento culturale che ridefinisce i confini della nona arte e il suo rapporto con la tradizione.

Stranger Things, Kojima e la convergenza dei linguaggi

L’area “movie” ha portato sul palco Stranger Things, coinvolgendo fan e community in un momento collettivo costruito con precisione. Parallelamente, Lucca ha ospitato una tappa del "Death Stranding 2 World Strand Tour" di Hideo Kojima. Questo dimostra che i grandi franchise scelgono i festival come piattaforma di racconto, non solo come promozione. Riconosce anche il rapporto tra videogioco, cinema e serie TV è sempre più fluido. Lucca è un laboratorio di questa convergenza.

Premi: la fotografia del fumetto contemporaneo

I Lucca Comics & Games Awards hanno raccontato un anno di editoria in movimento. Dal fumetto d’autore italiano al manga contemporaneo, dalle produzioni indipendenti alle grandi case editrici, la selezione dei premiati mostra un equilibrio tra sperimentazione e linguaggi popolari. È una fotografia precisa, che indica tendenze editoriali e possibili traiettorie future: attenzione crescente al racconto intimo, al segno autorale, alla fusione tra autobiografia e fiction.

Un festival che si estende oltre le date

L’annuncio di "I Love Lucca Comics & Games", film-evento in sala dal 10 al 12 novembre, va nella direzione più interessante: il festival non finisce più con la chiusura dei padiglioni. Diventa narrazione, memoria condivisa, racconto che si prolunga e ritorna nella vita quotidiana. Lucca si sta trasformando da evento a ecosistema culturale.

Perché questo conta

Lucca Comics & Games non è solo un luogo dove si celebra ciò che è già noto. È uno spazio dove giovani autori, editori, studi, streamer, fumettisti, game designer, cosplayer e collettivi creativi possono incontrarsi, sperimentare e mettere alla prova linguaggi nuovi.

La sua forza è la contaminazione del mainstream con l’indipendente, del digitale con il fisico, dell’industria con le community, dell’Italia con il mondo. 

Ed è proprio in questa contaminazione che il festival continua a influenzare l’industria: offre un modello possibile di come la cultura pop possa essere pubblica, condivisa e riconosciuta come patrimonio.

La presenza dei creator a Lucca: un racconto dal basso

Per molti creator, Lucca non è una passerella, ma un terreno vivo. Si arriva con l’attrezzatura nello zaino, si attraversano padiglioni pieni, si incastrano incontri, riprese, contenuti, community. È un’esperienza intensa, spesso faticosa, ma che restituisce qualcosa che online non può esistere: la presenza.

Il primo impatto è sempre lo stesso: la folla. Muoversi a Lucca significa essere dentro un flusso continuo. Chi crea contenuti lo sente più di chiunque altro, perché ogni passo è una decisione: filmare o vivere? Fermarsi a salutare o correre al prossimo evento? Tenere il telefono in mano o lasciarlo andare?

Alcuni creator raccontano che il momento più forte non è stato un panel o un ospite, ma riconoscere uno spettatore, un follower, una persona che li segue da mesi e che improvvisamente è lì, davanti, in carne e ossa. È un riconoscimento reciproco: "Tu esisti davvero. Anche io esisto davvero."

Lucca, per chi crea contenuti, è questo: un punto in cui la relazione digitale trova un corpo.

Voci e testimonianze

Molti creator hanno descritto la manifestazione come "bella, ma impegnativa". L'entusiasmo è forte, ma non cancella la fatica.

Molti presenti hanno descritto l’esperienza come intensa, coinvolgente, ma anche impegnativa nella gestione dei tempi e degli spostamenti. La percezione diffusa è quella di una partecipazione viva, fatta di incontri spontanei, riconoscimenti reciproci e momenti di relazione diretta con la propria community. Allo stesso tempo, è emersa chiaramente la necessità di spazi e percorsi più adatti a chi crea contenuti in tempo reale, così da permettere un racconto più fluido senza rinunciare all’esperienza dell’evento.

Queste considerazioni non nascono come critica, ma come consapevolezza maturata sul campo.

Cosa emerge davvero da queste esperienze

Da tutto questo emerge un quadro chiaro: la presenza dei creator è reale, crescente e strutturata, ma spesso non riconosciuta come tale. Non si tratta solo di "ragazzi che filmano": chi porta contenuti a Lucca costruisce valore, amplifica storie, apre finestre sull’evento per chi non può essere lì.

La sensazione condivisa è che ci sia spazio per un passo in avanti. Spazi dedicati, flussi più chiari, momenti di networking organizzato. Non per separare, ma per permettere ai creator di fare meglio ciò che già stanno facendo: raccontare.

Ringraziamenti

Ringraziamo tutti i creator che hanno partecipato al sondaggio e condiviso la propria esperienza, aiutandoci a raccontare cos’è Lucca dal punto di vista di chi crea contenuti.

In particolare: Zepporedbeard, UnPadPerDue, Stibazzi, Gabriele Donolato, anita_allemant, Frederik Tanner.

Grazie per il tempo, la disponibilità e il contributo alla riflessione.

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