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Twitch dichiara guerra ai viewbot

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Alla fine di luglio Twitch ha aggiornato parte del codice che usa per identificare e rimuovere i viewbot, cioè quei servizi esterni che gonfiano artificialmente il numero di spettatori su una diretta. Lo ha spiegato direttamente Dan Clancy in un post su X, ribadendo che l'obiettivo è far sì che le metriche, soprattutto l'Average Concurrent Viewers (ACCV), riflettano realmente chi guarda e partecipa alle dirette. Twitch Support ha confermato che le modifiche miglioreranno l'identificazione di viewbot e visualizzazioni inautentiche, con un rollout progressivo nelle settimane successive all'annuncio.

twitch viewbot

Cosa cambia tecnicamente

Le modifiche non sono una nuova regola di policy ma aggiornamenti al codice dei sistemi di rilevamento: questo significa che la piattaforma ha affinato gli algoritmi e le regole che distinguono un utente reale da un nodo automatizzato. Il risultato pratico è duplice: da un lato Twitch potrà rimuovere più efficacemente visualizzazioni falsate; dall'altro alcuni canali che in passato avevano ricevuto viewbot vedranno una correzione al rialzo o al ribasso delle loro statistiche.

Dan Clancy ha definito la lotta ai bot “a bit of a cat and mouse game”: i sistemi vengono aggiornati e i servizi che generano bot cercano continuamente nuovi modi per aggirarli. Twitch ha scelto di procedere con cautela per evitare effetti collaterali che eliminino utenti reali, ma ha ammesso che alcuni creator potrebbero notare un impatto immediato sui numeri del proprio canale.

Impatto sulle metriche e sull'algoritmo di scoperta

La metrica più direttamente coinvolta è l'Average Concurrent Viewers (ACCV), che Twitch usa come indicatore di dimensione e salute di una community. Se Twitch corregge numeri gonfiati, alcuni canali vedranno una diminuzione dell'ACCV. Questo cambiamento può avere effetti indiretti sull'algoritmo di scoperta: se la piattaforma si affida all'ACCV combinata con altri segnali (chat attiva, follows, durata media di visualizzazione) per promuovere stream nei feed o nelle raccomandazioni, una correzione potrebbe ridurre temporaneamente la visibilità di canali che fino a quel momento risultavano grandi solo in apparenza.

Va però ricordato che Twitch ha espresso l'intento opposto: metriche più pulite dovrebbero migliorare la qualità del sistema di raccomandazione nel lungo periodo, privilegiando community autentiche e attività reali rispetto a numeri artefatti.

Vantaggi per creator e piattaforma

Il principale vantaggio è la maggiore trasparenza delle metriche: sponsor, brand e partner otterranno numeri più affidabili per valutare collaborazioni. Per i creator onesti, un sistema che rimuove viewbot significa meno rumore nelle analisi e una concorrenza più equa. La piattaforma guadagna credibilità verso aziende e creator, riducendo anche il rischio di abusi come i cosiddetti hate raids che sfruttano bot per moltiplicare messaggi offensivi.

Inoltre, metriche più accurate favoriscono strategie di crescita organica: chi punta su retention, qualità dei contenuti e coinvolgimento reale potrà emergere con più facilità rispetto a chi cerca scorciatoie numeriche.

E se ci sono i cosidetti "falsi positivi"?

Il rischio più concreto è quello dei falsi positivi: sistemi troppo aggressivi potrebbero identificare come bot anche utenti reali con comportamenti di visualizzazione non standard. Twitch lo ha riconosciuto pubblicamente e per questo ha scelto un rollout graduale. Un'altra criticità riguarda i siti e i servizi esterni non ufficiali che tracciano nel tempo i conteggi dei canali: anche questi registreranno variazioni e saranno meno affidabili per analisi storiche non verificate.

Infine c'è l'impatto reputazionale e commerciale per creator che vedono un calo delle visualizzazioni dopo la pulizia: brand e sponsor potrebbero chiedere spiegazioni e i rapporti contrattuali potrebbero subire frizioni se le metriche non vengono contestualizzate correttamente.

Cosa devono fare i creator (azioni pratiche)

Per limitare danni e sfruttare il cambiamento a proprio vantaggio, i creator devono agire su più fronti. Controllare con costanza le analytics ufficiali di Twitch e conservare screenshot o report storici può aiutare a spiegare variazioni improvvise ai partner. Comunicare in modo trasparente con la propria community e con gli sponsor è fondamentale: spiegare che la piattaforma ha aggiornato i sistemi può prevenire fraintendimenti.

In caso di fluttuazioni sospette, è consigliabile contattare direttamente Twitch Support e fornire dati che provino l'autenticità del traffico (grafici, log di chat, dati su durata media di visualizzazione). La strategia migliore sul medio-lungo termine resta aumentare la qualità del coinvolgimento (chat attiva, partecipazione, durata media), indicatori meno falsificabili rispetto al solo numero di spettatori.

La percezione del pubblico e dei partner commerciali

Numeri più puliti porteranno a una maggiore fiducia da parte dei brand, ma richiederanno anche più cura nella comunicazione da parte dei creator. Chi ha fatto ricorso a pratiche discutibili rischia ora di trovarsi con contratti e partnership in bilico; chi invece ha investito su community reali potrà valorizzare meglio il proprio canale. In questa fase di transizione diventa cruciale saper documentare la propria crescita organica con metriche complete.

L'aggiornamento di Twitch è un passo verso metriche più affidabili e una piattaforma più sana, ma porta con sé una fase di aggiustamento per creator, tool di terze parti e sponsor. Per i creator la parola chiave è trasparenza: monitorare, documentare e comunicare. Come ha riassunto Clancy, il rilevamento dei viewbot è "a bit of a cat and mouse game"; l'obiettivo di Twitch, comunque, è chiaro: metriche che riflettano la realtà delle community.

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