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YouTube: Premium Lite, nuove funzioni e monetizzazione più flessibile

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 1 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

YouTube ha esteso Premium Lite in dieci nuovi Paesi, tra cui Italia, Francia, Spagna e Polonia. Questa versione più economica di Premium riduce significativamente il numero di annunci, mantenendo costi contenuti per chi desidera un’esperienza più fluida, senza abolire del tutto le inserzioni. Il rollout scaglionato proseguirà nei prossimi giorni, quindi non tutti vedranno subito l’opzione disponibile.

youtube premium lite

Vantaggi e criticità di Premium Lite

Premium Lite è la soluzione ideale per chi vuole abbattere l’impatto degli annunci senza passare all’abbonamento completo. Il risparmio mensile può essere significativo, ma restano escluse funzioni come ascolto in background, download offline e accesso a YouTube Music. Gli utenti più esigenti sulla rimozione totale degli annunci dovranno puntare al pacchetto Premium standard.

Novità per i Community Post e maggiore engagement

Per rafforzare la relazione tra creator e pubblico, arriva il “post shelf” sulle pagine canale: ogni canale con almeno due post vedrà comparire una sezione dedicata ai Community Post, personalizzabile in YouTube Studio > Customization. In più, l’icona a forma di cuore permette ora di “like-are” i post, offrendo un feedback immediato e incentivando commenti e condivisioni.

Filtri per le playlist e sticker nei Shorts

YouTube introduce nuovi filtri per le playlist, utili per ordinare i contenuti in base a criteri personalizzati (data, popolarità, durata). Contestualmente, l’accesso a sticker di prodotto in Shorts viene ampliato, offrendo ai creator ulteriori strumenti visivi per attirare l’attenzione e promuovere collaborazioni commerciali.

Monetizzazione e linguaggio volgare: restrizioni mitigate

YouTube ha annunciato un aggiornamento delle Advertiser Friendly Guidelines che permette ora l’uso di volgarità nei primi sette secondi dei video senza perdere la monetizzazione. Una svolta rispetto alle regole del 2023, che disabilitavano gli annunci se veniva pronunciata “strong profanity” all’inizio. Connor Kavanagh, responsabile policy monetizzazione, spiega:

“Questi contenuti saranno ora eleggibili per guadagnare l’intero revenue pubblicitario […] precedentemente avrebbero avuto il bollino giallo di limitazione.”

Restano esclusi titoli e miniature con volgarità moderate o forti, e un’eccessiva frequenza di parolacce potrà ancora innescare restrizioni. L’obiettivo dichiarato è allineare le politiche alle preferenze degli inserzionisti, che ora possono scegliere il livello di linguaggio nei target delle campagne.

Le novità di YouTube—da Premium Lite alla gestione dei Community Post, passando per playlist filtrate e monetizzazione più flessibile—offrono ai creator strumenti e margini di guadagno più ampi.

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