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TikTok ottimizza Smart+: più controllo, creatività AI e metriche che contano

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 9 ott
  • Tempo di lettura: 4 min

TikTok ha annunciato, durante Advertising Week New York 2025, un pacchetto di aggiornamenti pensati per rendere l’advertising sulla piattaforma più flessibile e misurabile. Le novità toccano il flusso di acquisto Smart+, gli strumenti creativi Symphony, la soluzione GMV Max e le opzioni di attribuzione e integrazione con terze parti: tutto con l’obiettivo dichiarato di combinare automazione guidata dall’AI e livelli di controllo più precisi per inserzionisti e seller.

Controllo modulare: fine-tuning fra automazione e manualità

Con Smart+, TikTok introduce una user experience unificata che permette agli advertiser di scegliere il livello di automazione per ogni singolo modulo della campagna: targeting, budget e creatività non sono più un blocco monolitico ma elementi che si possono impostare in modalità completamente automatica, parzialmente automatica o interamente manuale. Questo approccio modulare consente a brand, agenzie e creator di delegare le ottimizzazioni più operative all’AI, pur mantenendo il controllo delle scelte strategiche quando serve.

Per chi gestisce campagne per performance, la novità è importante: la possibilità di selezionare manualmente solo alcune parti del funnel permette di sperimentare combinazioni ibride, ad esempio lasciando all’AI il compito di ottimizzare la creatività ma mantenendo il controllo sui segmenti di pubblico e sui budget.

tiktok smart+

Symphony: creatività potenziata dalla Gen AI

L’integrazione degli strumenti Symphony all’interno di Smart+ apre scenari pratici per velocizzare la produzione dei contenuti. Fra le funzionalità chiave spiccano i "Recommended Creatives", che suggeriscono video storici o clip generate tramite Gen AI ritenute più performanti per la singola campagna, e le "Automatic Enhancements", strumenti che applicano modifiche automatizzate (ridimensionamento, cambio musicale, traduzioni e doppiaggi, miglioramento della qualità audio/video) per adattare i contenuti ai formati e al pubblico.

Questa automazione creativa accelera il time-to-market delle campagne e riduce i cicli di produzione. Allo stesso tempo, pone la sfida di mantenere differenziazione e tono di voce: fidarsi ciecamente degli output AI può migliorare performance a breve termine, ma rischia di appiattire l’identità del brand se non controllata.

GMV Max e Creative Hub: dati per scegliere i creator giusti

Per chi vende su TikTok Shop, l’aggiornamento a GMV Max include una dashboard più ricca, Creative Hub, che mette in evidenza quali creatività e quali creator stanno effettivamente generando risultati di vendita. I report offrono una vista più granulare e personalizzabile su campagne, singoli prodotti e creator, rendendo più semplice ottimizzare investimenti e collaborazioni in vista del periodo degli acquisti stagionali.

Questa visibilità è particolarmente utile per chi gestisce partnership con creator: ora è più semplice capire se un certo formato o un certo creator convertono davvero e adattare la strategia di investimento di conseguenza.

Misurazione oltre il last-click: GA e Assisted Conversions

TikTok amplia l’attribuzione con integrazioni di terze parti (partendo da Google Analytics) e con metriche di "Assisted Conversion" che rilevano percorsi di acquisto in cui un utente è stato esposto a un annuncio TikTok e ha poi completato la conversione tramite altri canali nello stesso giorno. I test iniziali riportati indicano miglioramenti significativi: in alcuni casi una media del 54% in più di conversioni rilevate e una diminuzione del 27% del costo per azione su Google Analytics.

Questa evoluzione nell’attribuzione è rilevante per gli advertiser abituati a misurare il rendimento con metriche last-click: consente di cogliere l’effetto di priming e discovery di TikTok, evitando di sottovalutare la piattaforma nel calcolo del ritorno sugli investimenti.

Impatto sull’algoritmo e sulle strategie dei creator

Dal punto di vista algoritmico, Smart+ continua a basarsi su segnali di engagement e conversione in-stream per ottimizzare le performance, ma la possibilità di modulare l’automazione può cambiare il modo in cui i segnali vengono pesati nelle strategie di campagna. Advertiser più propensi all’automazione permetteranno al sistema di testare e scalare varianti creative e audience, mentre chi mantiene controllo manuale potrà forzare scelte strategiche apparentemente meno performanti nel breve periodo ma importanti per la brand equity.

Per i creator, le conseguenze sono doppie: da un lato aumenta la domanda di contenuti ottimizzati per la performance (brevi, chiari, con call-to-action orientate al prodotto), dall’altro la maggiore visibilità tramite Creative Hub può premiare creator che combinano autenticità e formati efficaci per la vendita.

Raccomandazioni operative per creator e advertiser

Per sfruttare al meglio gli aggiornamenti consigliamo di adottare un approccio a gradini: iniziare con split test granulari per confrontare automazione totale vs. ibrida; usare "Recommended Creatives" come banco di prova ma preservare almeno una creatività che racconti distintamente il brand; attivare il pixel e collegare Google Analytics per valutare Assisted Conversions; sfruttare il Creative Hub di GMV Max per valutare i creator su metriche di vendita concrete.

Questi passaggi aiutano a bilanciare efficienza e controllo, ottenendo dati sufficienti per prendere decisioni informate senza sacrificare l’identità del marchio.

Gli aggiornamenti Smart+, Symphony e GMV Max mostrano come TikTok stia spingendo verso un advertising sempre più automatizzato ma configurabile. Per i creator e i marketer si apre una finestra utile per sperimentare combinazioni nuove fra AI e creatività umana, a patto di monitorare metriche più ampie e non limitarsi al last-click.


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